Che il mondo della Cyber Security sia generalmente un settore dominato dagli uomini è un acclamato dato di fatto. Proprio nell’ultimo periodo, tuttavia, si sta notando  un rapido cambio di passo; il trend delle donne che si occupano di sicurezza informatica cresce sempre di più superando quel periodo di stagnamento dell’11% che non riusciva ad essere superato.

Non è un caso che il Rapporto di Frost & Sullivan del 2017 condotto proprio sulla forza lavoro femminile nel campo dell’Information Security rilevasse tale fenomeno, sottolineando un Cyber Security Skill Shortage  complessivo decisamente preoccupate. Nonostante i titoli e migliori competenze professionali, le donne continuano a guadagnare, in termini di reddito medio, meno degli uomini creando un disallineamento salariale inaccettabile tra le due categorie. Ad oggi il fenomeno fortunatamente sta migliorando.

Basti pensare che Imperva ha condotto uno studio per identificare le 50 donne più influenti nel mondo della Cyber Security. La ricerca non include alcune donne che stanno brillantemente guidando in questo momento importanti aziende italiane nell’IT, come l’AD di Microsoft Italia Silvia Candiani. Dal 6 settembre 2017, infatti “la” manager milanese, 47 anni, è il nuovo amministratore delegato per l’Italia di Microsoft, marchio top dell’informatica nel mondo e prima donna a ricoprire tale ruolo dirigenziale di un team di 850 collaboratori e di una rete estesa di 10mila partner.

E’ quindi necessario creare una nuova classe dirigenziale “rosa”  del settore della Cyber Security obiettivo che il Regno Unito si è già posto come traguardo da raggiungere con la propria dichiarazione di intenti del dicembre 2018. Non a caso il processo in crescita di formazione delle “piccole” esperte in sicurezza informatica che sta interessando il paese ha consentito allo U.K. di creare una specifica e dedicata competizione per sole donne, nonché un programma appositamente dedicato alle giovani ragazze che si approcciano alle nuove professioni informatiche. Rispettivamente il “Cyber Girls Competition” con team di 4 studentesse tra gli   8 – 9  anni che gareggiano in tutto il paese per andare a conquistare la finale di Edimburgo ( il prossimo 24 e 25 marzo 2019 ) e il ” Cyber Girl First“, dei corsi dedicati e di indirizzo, che invece interessano le adolescenti tra gli 11 e 14 anni proprio per incoraggiarle ad intraprendere carriere nel mondo della Cyber Security e abbattere quel muro dell’11%.

A livello internazionale Arbor Networks, uno dei leader globale nel campo della sicurezza delle reti,  ha promosso il progetto Girl Develop It (Gdi), per informare le donne interessate allo sviluppo web e software in merito alle professioni collegate alla sicurezza informatica, Palo Alto Networks ha annunciato una collaborazione con le “Girl Scout” americane per l’avvio di un programma che consenta alle ragazze dai 5 anni in poi di ottenere un certificato sulla sicurezza informatica (2018).

Oggi proprio nella giornata dedicata alle donne è il caso di sottolineare come si debba incoraggiare la formazione e l’incentivazione delle donne nel settore della Cyber Security, come ovviamente anche negli altri ambiti IT. Sicuramente lo scenario internazionale richiederà sempre più esperti e sarà necessario abbattere lo stereotipo di genere che ha dominato fino a pochi anni fa che la Cyber Security ovvero che fosse una materia per soli uomini.

Kaspersky lab in un proprio studio sottolinea come le ragazze sono poco interessate a una carriera nel settore. Questo perché se è vero che il 42% di giovani siano concordi sul fatto bisogna avere un modello di riferimento del loro stesso genere nelle carriere,  metà delle donne che preferiscono lavorare in un ambiente che abbia una equa suddivisione tra uomini e donne. Proprio il General Manager, Lehn afferma ” Come hanno evidenziato precedenti report sulle materie STEM, aiutare le donne già durante gli anni di studio a sviluppare le giuste abilità gioca sicuramente un ruolo importante nel superare le barriere per intraprendere una professione nel settore della cybersecurity.” 

Molte iniziative sono state intraprese da vari paesi. E’ il caso di sottolinearne alcune tra le più importanti:

  • WiCyS (Women in Cyber Security) WiCyS è un’organizzazione senza scopo di lucro con portata nazionale che è dedicata a riunire le donne nella sicurezza informatica provenienti dal mondo accademico, dalla ricerca e dall’industria per condividere conoscenze, esperienze, networking e tutoraggio. L’iniziativa è stata creata nel 2012 presso la Tennessee Tech University, ed è diventata una meravigliosa alleanza tra mondo accademico, governo e industria attraverso una sovvenzione della National Science Foundation. Hanno organizzato durante la loro conferenza 28-30 marzo 2019 a Pittsburgh una competizione Cpture The flag dedicata alle donne.
  • Australian Women in Security Network (AWSN) Organizzazione volta a collegare le donne in sicurezza in Australia e all’estero, sostenere la crescita delle donne già operanti nel settore della sicurezza e ispirare le prossime generazioni e coloro che sono interessati a perseguire una carriera nel campo della sicurezza informatica
  • CEFCS (CErcle des Femmes de la CyberSècuritè) Organizzazione di donne francesi nel campo della sicurezza informatica. Inoltre, accoglie gli uomini che desiderano lavorare per promuovere la presenza e l’impatto delle donne nelle professioni legate alla sicurezza delle informazioni.

Anche in tema di formazione in particolare in India hanno lanciato per il mese di marzo un bando per borse di studio per le donne che intendono laurearsi o in sicurezza informatica e sicurezza delle informazioni (fino a USD 40.000).

Qui un elenco non esaustivo delle iniziative rivolte alle donne

E’ necessario condividere, alimentare e promuovere tale pensiero affinché più modelli di riferimento femminili nel settore si facciano avanti per promuovere brillanti carriere in Cyber Security. 

Con l’occasione la redazione di Cybersecurity Trends augura a tutte una buona festa della Donna.

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