Il compito già impegnativo delle imprese di proteggersi contro le minacce cyber è aggravato dal fenomeno della skill shortage, ovvero mancanza di competenze nel settore della cyber security. Le aziende vorrebbero assumere professionisti del settore ma fanno fatica a reperirli sul mercato per mancanza di competenze.

Secondo l’International Information System Security Certification Consortium (ISC(2)), oggi c’è una carenza globale di 2,93 milioni di professionisti(1). Lo Skill shortage è stato definito dal Regno Unito come “una vulnerabilità nazionale che deve essere risolta, il Regno Unito investirà in programmi dalle scuole alle università e nel mondo del lavoro per indirizzare tale carenza di competenze “.

GCSEC ha finanziato e sostenuto un progetto di ricerca condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford. L’obiettivo dello studio è raccogliere prove sull’incidenza e le caratteristiche dello shortage e analizzare le azioni intraprese dai vari paesi per mitigarlo.

Lo studio analizza il fenomeno della skill shortage nei 12 paesi con più alto indice di sviluppo ICT e cyber security secondo l’ITU e l’Italia utilizzando il framework NICE come punto di riferimento per le competenze.

Le politiche dei governi sono analizzate nei seguenti ambiti:

  • Scuola primaria e secondaria
  • Formazione professionale e apprendistato
  • Accademia e ricerca
  • Mondo del lavoro

Infine, lo studio è la prima ricerca che fornisce un’analisi completa sulla carenza di competenze di sicurezza informatica in Italia, presentando i risultati di un sondaggio effettuato ai CISO di tutto il paese.

Il report dello studio  “MIND THE GAP: The Cyber Security Skills Shortage and Public Policy Interventions” è disponibile.

 

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