Cari lettori,

I dati vengono ormai definiti il “nuovo petrolio”, un business miliardario e che può offrire ancora molte opportunità a coloro che sapranno cogliere il cambiamento in corso. Un mercato che non è guidato solo dai soliti player; ad esempio la General Electric (GE)1 ha inserito sensori su turbine a gas, motori a reazione e altri dispositivi; tutto connesso al CloudGE, allo scopo di analizzare il flusso dei dati raccolti e identificare i modi per migliorare la produttività e l’affidabilità delle macchine. Un investimento da 1 miliardo di dollari. Da questa esperienza di GE è nata Predix una piattaforma che utilizza Big Data e tecnologie di Machine Learning che promette l’aumento di efficienza nei processi produttivi attraverso la connessione dei diversi componenti industriali e la loro analisi. L’attenzione è anche verso gli oleodotti e le infrastrutture utilizzate per il trasporto del petrolio.

Un mercato, quello dei dati, che nel 2020 potrebbe raggiungere in Eurozona i 106 miliardi di euro, un’industria che avrà un impatto positivo nella nostra economia. Un mercato che ha la sua punta nel marketing basato su una profilazione più accurata dove anche le banche stanno giocando la loro partita. Determinare il comportamento dei correntisti, la loro spesa, le abitudini dei turisti, il comportamento e la propensione agli acquisti, tutti questi dati costituiranno un enorme patrimonio che fa molto più gola del vecchio oro nero. Ogni nostra attività digitale crea delle tracce e di conseguenza sempre più materiale digitale che aumenta in maniera esponenziale.

Una delle differenze con il petrolio è che i dati sono una risorsa infinita e non è in fase di esaurimento, anche se deve essere ancora capita pienamente.

È anche evidente che in questo nuovo scenario si deve assolutamente evitare la colonizzazione dei dati, la proprietà dei dati deve essere dell’utente la cui transazione li ha generati. Quindi le aziende che desiderano utilizzare questi dati lo devono fare sempre sulla base del consenso. La Privacy e la sicurezza dei dati diventano quindi determinanti e il nuovo Regolamento Europeo (GDPR) mette fortemente l’accento sulla protezione dei dati personali, un tema sul quale dovremo cambiare mentalità. I dati rappresenteranno per le aziende una grossa opportunità, ma solo se a questi dati sarà garantita la sicurezza necessaria e un trattamento conforme alla normativa. Il regolamento impone alle aziende un cambiamento che non è solo tecnologico, ma anche organizzativo. Un tema che tocca anche le infrastrutture IT, molte implementazioni tecniche derivanti dal nuovo regolamento richiedono il completamento del processo di trasformazione digitale che per molte aziende è ancora qualcosa di parziale. Con questo speciale dedicato al Regolamento Europeo sulla protezione dei dati (GDPR), vogliamo sì, porre l’attenzione sul tema dell’adeguamento che le aziende dovranno affrontare entro maggio 2018, ma anche alimentare la discussione sulla proprietà dei dati, la loro salvaguardia e tutela in questo nuovo mercato.

Buona Lettura

Nicola Sotira

Nicola Sotira

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