L’ITU, come richiesto dalla comunità internazionale durante il World Summit on the Information Society dell’ONU, ha assunto come principio fondamentale del suo mandato il bisogno di costruire fiducia e sicurezza nell’uso delle (ICT ) – TIC. Sebbene le tecnologie dell’informazione e della comunicazione siano evolute parecchio sin dall’invenzione del telegrafo, la missione dell’ITU di “connettere il mondo” in un modo sicuro e protetto è rimasta identica.

145 anni or sono, l’ITU è stata fondata per occuparsi dei challenge e delle opportunità di quella che era allora l’alba dell’era dell’informazione. Oggigiorno, le TIC sono diventate una parte essenziale dello sviluppo umano. La gestione e l’approvvigionamento delle risorse idriche, le reti energetiche, le catene di distribuzione alimentare, il trasporto così come i sistemi di navigazione usano le TIC. I processi industriali e le catene di distribuzione sono rafforzate dalle TIC per poter proporre servizi più efficienti e anche per sostenere le formazioni umane necessarie per gestirne l’uso.

L’essenza del challenge della cyber security consiste nel fatto che né Internet né le TIC – in modo globale – sono stati concepiti con l’idea di base della sicurezza. L’ecosistema digitale di oggi è estremamente diverso a quello di sessant’anni fa, e mette costantemente alla prova molti degli approcci tradizionali di sicurezza, richiedendo innovazioni sempre più olistiche. Un aspetto, però rimane certo: la cyber security è un problema globale che può essere affrontato solo in modo globale.

Come agenzia leader dell’ONU per le TIC, l’ITU gioca un ruolo di pivot nel facilitare questa cooperazione globale. in collaborazione con i governi, il settore privato, la società civile e le organizzazioni internazionali, l’ITU può accelerare il processo che mira a raggiungere una cultura globale della cyber security, tramite:

La facilitazione dell’armonizzazione dei framework nazionali, regionali e internazionali;

La messa a disposizione di una piattaforma per discutere e accordarsi sui meccanismi tecnici da usare per mitigare i rischi legati all’uso improprio delle TIC; L’assistenza agli Stati membri nella definizione delle strutture organizzative necessarie per rispondere ai rischi cyber in modo proattivo, supportando la cooperazione con tutti gli altri stakeholder a livello nazionale ed internazionale; La promozione dell’importanza del Capacity Building e della cooperazione internazionale come elementi chiave di follow-up per acquisire competenze ed expertise nello scopo di creare una cultura di cyber security a livello nazionale, regionale e globale.
Nel maggio del 2011, il primo passo in questa direzione è stato compiuto dall’ITU e dall’United Nations Office on Drugs and Crime, con la firma di entrambe le istituzioni di un protocollo d’intesa per collaborare a livello globale nell’assistenza degli Stati membri a mitigare i rischi generati dal cybercrime, con l’obiettivo di assicurare un uso protetto delle TIC. È stata la prima volta che due organizzazioni all’interno del sistema dell’ONU si sono formalmente messe d’accordo per cooperare a livello globale nel campo della cyber security.

Nel giugno del 2017, l’ITU ha concluso una collaborazione simile con INTERPOL, con il fine comune di aumentare le risorse e aiutare le rispettive comunità.

L’ITU ha realizzato l’importanza della decentralizzazione e della distribuzione degli sforzi, proponendo alle organizzazioni ed entità che posseggono le dovute e specifiche conoscenze ed expertise di offrire assistenza non solo ai membri dell’ITU, ma anche alla comunità nel suo insieme.

Istituire una cyber security globale può sembrare un compito e una sfida complessa, ma se si agisce all’unisono i benefici ottenuti dalla nostra società dell’informazione possono offrire all’umanità le migliori opportunità che essa abbia mai avuto per il raggiungimento di una pace sostenibile con il suo corollario sicurezza e sviluppo.

Marco Obiso,
Coordinatore per la cyber security, International Telecommunications Union, Ginevra

Marco Obiso

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