Debora Nozza ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Cariplo per il suo progetto che aiuterà a capire il sentiment degli italiani sulle misure economiche successive alla pandemia e a rendere le relative informazioni più accessibili grazie a uno strumento di ricerca intelligente.

Il governo italiano ha reagito alla crisi della COVID-19 con una serie di misure economiche volte a sostenere la grande fetta di popolazione (più della metà) che ha subito un calo del proprio reddito. Il cosiddetto bonus vacanze nel 2020 concedeva fino a 500 euro, che potevano essere utilizzati per le vacanze in qualsiasi parte d’Italia. Tuttavia, meno del 10% dei fondi ad esso destinati sono stati spesi. Anche il più generoso Reddito di Emergenza, al 30 giugno 2021, è stato richiesto solo da un quarto degli aventi diritto.

Debora Nozza, ricercatrice post-doc presso l’unità di ricerca Data and Marketing Insights (DMI) della Bocconi, ha ottenuto un finanziamento di 120.000 euro da Fondazione Cariplo per MONICA (MONItoring Coverage, Attitudes and Accessibility of Italian measures in response to COVID-19). Il progetto di ricerca cerca di capire cosa pensano gli italiani delle misure economiche per combattere la povertà e la disoccupazione in seguito alla pandemia, e di rendere più accessibili le informazioni relative a tali misure.

“Monica fornirà strumenti concreti per identificare la copertura all’interno della popolazione target, e ci permetterà di raccogliere le loro opinioni e atteggiamenti sulle misure socio-economiche italiane”, dice Nozza. In primo luogo, indagherà sulla copertura Internet della popolazione target in Italia. Utilizzando tecniche di machine learning all’avanguardia, analizzerà le opinioni sia nei dati dei social media che nelle notizie su specifiche misure di assistenza. “Inoltre”, continua Nozza, “stratificheremo queste opinioni per attributi socio-demografici, cioè luogo, sesso, età, istruzione e reddito”.

Un serio problema che i potenziali beneficiari delle misure socio-economiche devono affrontare è la complessità linguistica delle informazioni disponibili: spesso scritte in un legalese troppo formale e burocratico.
“Per questo motivo”, conclude Nozza, “rilasceremo un nuovo strumento di ricerca intelligente per classificare e semplificare i siti web. Questo strumento permetterà ai cittadini di ottenere informazioni comprensibili indipendentemente dalla loro educazione o lingua madre. Svilupperemo metodi per semplificare automaticamente i contenuti dei siti web in base alla lingua dell’utente. Questo ci permetterà di adattare la semplificazione alla lingua madre dell’utente, selezionando le parole che potrebbe trovare difficili da usare a causa delle sue conoscenze linguistiche”.

I professori della Bocconi Dirk Hovy e Nicoletta Balbo sono coinvolti nel progetto.

 

https://www.knowledge.unibocconi.it/notizia.php?idArt=23182

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