Il progetto “Trentino Data Mine”, un’iniziativa del sistema trentino della ricerca e dell’innovazione finanziata dal Pnrr volta a creare un innovativo data center, ha compiuto un importante passo avanti con la costituzione della società incaricata di gestire le attività previste per la realizzazione del data center “green” all’interno delle montagne trentine.

Il Trentino DataMine sarà situato nella miniera dell’azienda Tassullo di San Romedio, un sito che si estende su oltre 80.000 metri quadrati e che attualmente ospita infrastrutture per la conservazione di mele, la fermentazione di spumante e altre sperimentazioni in ambiente ipogeo.

Il progetto presentato al Mur prevede la realizzazione di un Green Data Center all’interno dei vuoti minerari e un’operatività per l’erogazione di servizi avanzati in aree quali intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni, edge computing e cybersecurity, inclusa la crittografia quantistica.

Il partenariato pubblico-privato che si è formato vede l’Università di Trento, in veste di soggetto attuatore, che assumerà anche la responsabilità e la guida scientifica, e un raggruppamento temporaneo di imprese, selezionato attraverso una gara pubblica, composto da Covi Costruzioni, Dedagroup, Gpi e Isa, che sarà coinvolto nell’implementazione dell’infrastruttura.

Questa società pubblico-privata sarà responsabile della progettazione e della realizzazione dell’intera infrastruttura, nonché dell’acquisizione e dell’allestimento dei macchinari e delle attrezzature necessarie per il data center e la sua gestione.

Il Trentino DataMine offrirà numerosi vantaggi, tra cui sicurezza da accessi non autorizzati, protezione elettromagnetica, protezione da eventi naturali, risparmio di suolo, sostenibilità e possibilità di utilizzare energetica attraverso l’uso di fonti rinnovabili.

L’infrastruttura avrà l’obiettivo di colmare il gap tra ricerca e mercato, fornendo spazi di gestione e conservazione dei dati con soluzioni avanzate sia a soggetti pubblici che privati. Inoltre, supporterà le imprese nella creazione, sviluppo, testing e validazione di applicazioni commerciali innovative, contribuendo allo sviluppo di un ecosistema dedicato anche come polo di attrazione di imprese e per la crescita delle PMI.

La particolare conformazione rocciosa del sito offre una protezione naturale. Protetto da centinaia di metri di roccia viva, questo data center garantisce sicurezza elettromagnetica e protezione da eventi naturali. Inoltre, grazie alla sua ubicazione sotterranea, offre un notevole risparmio di suolo e si allinea con i principi di sostenibilità, con la possibilità di utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili.

Il Trentino Data Mine permetterà inoltre di potenziare la rete di collegamento già esistente tra le istituzioni di ricerca, le aziende, le infrastrutture tecnologiche e le facilities presenti sul territorio.

Inoltre, il progetto offrirà opportunità di lavoro per professionisti altamente specializzati, coprendo una vasta gamma di competenze, dalla gestione dell’innovazione alla ricerca, dalla consulenza aziendale all’expertise tecnica. La struttura organizzativa comprenderà un comitato scientifico e uno industriale, sotto la guida di un “infrastructure manager” come previsto dal progetto.

 

https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/data-center-green-il-trentino-accelera-sul-piatto-50-milioni/

 

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