L’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha reso noto di essere stata vittima di un attacco informatico lo scorso 18 giugno. L’incidente ha coinvolto circa 45 postazioni di lavoro aziendali, e al momento non è ancora possibile determinare con certezza tutte le strutture aziendali collegate alle postazioni di lavoro potenzialmente compromesse.
Secondo quanto comunicato dall’ASP, le tipologie di dati potenzialmente convolti sono:
- Dati Anagrafici e Identificativi
- Dati di contatto
- Dati relativi a pratiche amministrative
- Altri Dati in fase di individuazione
L’identificazione puntuale dei soggetti coinvolti non è al momento del tutto possibile. Per questo motivo, l’ASP ha diffuso pubblicamente l’informativa, in ottemperanza all’Articolo 34, paragrafo 3, lettera C del GDPR, come misura alternativa di notifica.
Le misure adottate
A seguito dell’attacco, l’Azienda ha attivato una serie di azioni urgenti per contenere i danni e proteggere i dati:
- Immediato isolamento delle postazioni compromesse;
- Attivazione delle procedure interne di sicurezza e analisi forense;
- Notifica dell’incidente al Garante per la Protezione dei Dati Personali, come previsto dall’Articolo 33 del GDPR;
- Collaborazione con le Autorità competenti per le indagini in corso;
Le raccomandazioni per gli utenti potenzialmente interessati:
- Non rispondere a messaggi sospetti;
- Verificare attentamente l’indirizzo e-mail del mittente e l’oggetto del messaggio;
- Si consiglia, inoltre, di monitorare attentamente i propri account e di segnalare eventuali attività sospette;
- Prestare particolare attenzione a comunicazioni inattese che richiedono informazioni personali, specialmente via e-mail o telefono;
- In caso di dubbi o sospetti, contattare direttamente l’ASP di Palermo.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti è possibile contattare il Responsabile della Protezione dei Dati dell’ASP di Palermo via e-mail: rpd@asppalermo.org
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo si scusa per l’accaduto e assicura il proprio impegno nella tutela dei dati personali e nella trasparenza verso i cittadini.