Una nuova ondata di criminalità online sta minacciando consumatori, imprese e l’economia globale: dai farmaci contraffatti al vino falsificato, fino alle piattaforme di streaming illegali. L’abuso della proprietà intellettuale e la diffusione di prodotti contraffatti incidono ormai sulla vita quotidiana di milioni di persone, con conseguenze che vanno ben oltre la perdita economica.
Collaborazione internazionale contro la criminalità digitale
Il 22 e 23 ottobre si è tenuta a Sofia, in Bulgaria, la conferenza “From CLICK to CRIME: Investigating Intellectual Property Crime in the Digital Age”, organizzata da Europol, EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) e dalla Direzione Generale per la Lotta alla Criminalità Organizzata (GDBOP) bulgara.
L’evento ha messo in luce la necessità di una collaborazione globale per combattere i reati legati alla proprietà intellettuale online, al fine di proteggere i consumatori, salvaguardare la creatività e rafforzare la fiducia nell’economia digitale.
Minacce principali contro la proprietà intellettuale:
- Piattaforme di streaming e condivisione illegali, che danneggiano e prosciugano l’industria cinematografica, musicale, editoriale e del software, esponendo gli utenti – in particolare i minori – a contenuti non regolamentati e potenzialmente dannosi.
- Farmaci, integratori e sostanze dopanti illecite contraffatti, promossi tramite social media e siti web, prodotti in laboratori clandestini senza test o controlli di qualità. Prodotti pericolosi, che circolano nelle palestre e tra gli atleti amatoriali, possono causare effetti gravi o addirittura fatali sulla salute.
- Giocattoli, cosmetici e profumi contraffatti, che celano rischi tossicologici e di sicurezza, spacciati online a prezzi allettanti.
Dietro queste attività si nascondono reti criminali organizzate che considerano i reati contro la proprietà intellettuale la contraffazione non un crimine marginale ma un vero e proprio modello di business. Queste reti sfruttano la globalizzazione, piattaforme digitali e società fittizie per ampliare la propria influenza e massimizzare i profitti, spesso reinvestiti in altre attività illecite.
Le reti criminali sfruttano la crescente domanda di beni a basso costo, favorita dalla crisi economica e dalla scarsa consapevolezza dei consumatori dei rischi economici, sanitari e ambientali legati ai prodotti contraffatti. Secondo la Valutazione EU-SOCTA 2025, la trasformazione digitale ha spostato gran parte del commercio di beni contraffatti online – determinando un netto calo del numero di punti vendita fisici – mentre il social commerce, ossia l’integrazione dell’e-commerce con i social media, è diventato uno dei principali canali utilizzati dai contraffattori per raggiungere i consumatori.
Gli ingenti profitti generati dalla contraffazione e dalla pirateria alimentano un mercato criminale più ampio, sottolineando l’importanza delle indagini finanziarie e del recupero dei beni per smantellare queste reti ed eliminarne gli incentivi economici.
Una risposta europea coordinata
Per contrastare la contraffazione e la pirateria, Europol e EUIPO hanno istituito nel 2016 la Coalizione Coordinata per la Lotta ai Reati contro la Proprietà Intellettuale (IPC3). L’edizione 2025 di “From CLICK to CRIME” rappresenta la sesta conferenza congiunta organizzata dalle due agenzie, insieme a un’autorità nazionale, con l’obiettivo di promuovere una risposta pubblica e privata coordinata ai reati che minacciano la proprietà intellettuale nell’era digitale.





