L’11 febbraio, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha promosso un’iniziativa innovativa volta a valorizzare il contributo delle giovani ricercatrici italiane nel panorama scientifico nazionale, coinvolgendole in un messaggio potente e motivante.

“Sono STEM perché la scienza è il futuro e io ne faccio parte”. “Ho scelto di essere ricercatrice per la libertà di pensiero”. “Io sono STEM per dare valore alla ricerca”. “La ricerca mi permette di essere libera e creativa”. “Io sono STEM per progettare il futuro”. “Prendetevi quel posto in prima fila nel futuro della scienza!”.

Attraverso questi e altri messaggi, le giovani scienziate hanno condiviso il loro impegno e la loro passione per la ricerca scientifica e hanno sottolineato l’importanza della libertà di pensiero, della creatività e dell’innovazione nel campo della ricerca, con un invito a tutte le studentesse a scegliere le discipline STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche). Un incoraggiamento a seguire le proprie passioni, inclinazioni e abilità con coraggio e determinazione.

Queste testimonianze sono state raccolte in un video realizzato dal MUR in collaborazione con prestigiosi enti di ricerca italiani, evidenziando il ruolo cruciale delle donne nella costruzione del futuro scientifico del paese.

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e patrocinata dall’UNESCO, mira a promuovere la partecipazione femminile nella ricerca scientifica e a ridurre le disparità di genere nel campo STEM. La Giornata si celebra ogni anno l’11 febbraio in tutto il mondo e quest’anno ha anche segnato la conclusione della Settimana Nazionale delle Discipline STEM, istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare l’interesse degli studenti per queste discipline.

Numerose le istituzioni, gli atenei, gli enti scientifici e di ricerca che hanno aderito con fervore, promuovendo una vasta gamma di iniziative, eventi e incontri in tutta Italia, sia in presenza che online, al fine di avvicinare le donne ancora di più al mondo della scienza.

La Giornata ha offerto un momento di riflessione cruciale sui risultati finora ottenuti nel promuovere la partecipazione femminile nella scienza, ma ha anche evidenziato chiaramente i molteplici traguardi ancora da raggiungere.

Un primo dato lo ha fornito l’Osservatorio Stem di Deloitte, secondo cui, nonostante i progressi compiuti, l’Italia si trova ancora ad affrontare sfide significative riguardo alla partecipazione femminile nei campi STEM.

Solo il 14,5% delle studentesse universitarie italiane si iscrive a corsi di laurea STEM, un dato al di sotto della media europea, e gli stereotipi di genere continuano a costituire un ostacolo significativo e un forte disincentivo a intraprendere questi percorsi di studi.

Il divario di partecipazione delle donne nel campo accademico finisce per ripercuotersi ampiamente anche nel mondo del lavoro, come indicato da uno studio pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe nel 2023. In Europa, le donne abbandonano progressivamente la carriera accademica arrivando a rappresentare solo il 33% dei ricercatori e appena il 26% delle figure apicali come professori ordinari, direttori di dipartimento e di centri di ricerca. Questo divario si inasprisce soprattutto nei settori STEM, dove solo il 22% delle posizioni più elevate delle carriere è occupato da donne nelle scienze naturali, e addirittura solo il 17,9% nelle aree legate all’ingegneria e alla tecnologia. L’Italia, purtroppo, si colloca terzultima in Europa in questa statistica, evidenziando una disparità significativa che richiede un intervento immediato e mirato.

Le barriere che limitano la partecipazione femminile nel campo STEM iniziano già in giovane età. Secondo un’altra ricerca condotta da Ipsos per Save the Children e diffusa nel 2022, nonostante il 54% delle studentesse sia incuriosito dalle materie scientifiche, queste sono ancora percepite come “poco adatte” alle ragazze. Queste percezioni limitanti rappresentano uno dei molti ostacoli che le ragazze devono affrontare nel perseguire una carriera scientifica e tecnologica, sottolineando l’importanza di promuovere un ambiente inclusivo e di incoraggiare le ragazze fin dall’infanzia a seguire le proprie passioni senza limitazioni di genere.

Per superare queste sfide, istituzioni accademiche ed enti di ricerca stanno intensificando i propri sforzi per promuovere la partecipazione femminile nella scienza con iniziative che mirano a fornire supporto e incentivi alle ragazze interessate a intraprendere carriere STEM.

 

https://www.mur.gov.it/it/news/domenica-11022024/io-sono-stem-il-mur-e-le-giovani-ricercatrici-campo-la-giornata – :~:text=La Giornata si celebra ogni,stimolare l’interesse e la

https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/ricerca_istituzioni/2024/02/11/e-la-giornata-delle-donne-e-ragazze-nella-scienza_9feebcc7-adb2-48d3-b398-a128f3bebade.html – :~:text=L’11 febbraio è la,alla partecipazione alla ricerca scientifica

 

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