Il pianeta WWW è immenso e pieno di sorprese. Con i suoi social network, i videogiochi e le app è il posto perfetto per divertirsi, scoprire cose nuove e restare in contatto con gli amici, anche quelli più lontani! La rete, però, è anche un mondo pericoloso popolato da troll, fake, hater e stalker. In una parola, cyberbulli. Sono loro il “lato oscuro” della vita digitale: si nascondono dietro a uno schermo e da lì attaccano con armi micidiali, facili e immediate come un click. Per affrontarli ci vuole un allenamento speciale o, meglio, un manuale per riconoscerli, combatterli e metterli al tappeto. Un manuale leggero, da tenere in tasca o nello zainetto, veloce da leggere e pieno di piccoli trucchi. Insomma, un manuale come questo. Età di lettura: da 10 anni.

Per i nativi digitali avere a che fare con tablet, computer e smartphone, fare ricerche in rete o chattare con amici lontani è certamente la cosa più naturale che ci sia, e l’incanto per tutto ciò che riguarda internet è notevole. Ma saper utilizzare non vuol dire saper come utilizzare: conoscere le regole, i limiti e i rischi che anche un territorio libero e sconfinato come la rete implica è fondamentale per l’utilizzo consapevole del potenziale che il web ci mette a disposizione.

Ad insegnare ai più giovani queste regole e questi limiti nella navigazione in un mare tanto grande quanto pericoloso c’è il manuale Cyberbulli al tappeto. Piccolo manuale per l’uso dei social di Teo Bendetti e Davide Morosinotto (Editoriale Scienza).

Si comincia dall’ABC, illustrando ai piccoli lettori cosa sia la rete: internet, mail, social network (Facebook, Twitter, Instagram: che cosa sono, a che cosa servono, quali sono le differenze?), ma anche messaggistica (come WhatsApp e Skype) e videogiochi.

Il discorso si incentra poi proprio sui social network, con una particolare attenzione alla privacy (la nostra di utenti, certo, ma anche quella dei nostri amici, virtuali o non). A questo punto del manuale, il lettore ha tutti gli strumenti a disposizione per giungere al punto fondamentale: il cyberbullismo. Anche le ferite che arrivano attraverso la rete possono fare molto male, pur non essendo fisiche. Anzi, lo schermo e la protezione che il mondo virtuale offre, insieme a una sensazione di impunità e irresponsabilità, possono rendere gli attacchi particolarmente crudeli e insistenti e possono trasformare in un cyberbullo chi, magari nella nostra stessa classe, non avrebbe il coraggio nemmeno di parlare. Anche in questo caso, conoscere ciò di cui si parla aiuta a sapersi difendere e il manuale ci presenta i diversi tipi di attacco di un cyberbullo: flaming, harassment, denigration, nomi che sembrano complicati e oscuri ma che sono molto semplici da capire, perché fanno parte di situazioni in cui ci si immedesima facilmente (o magari le si è già vissute).

Ci sono diversi tipi di cyberbulli, così come sono diverse le possibilità per difendersi. Importante è anche guardare le cose da diversi punti di vista: e se fossimo noi i cyberbulli oppure − magari senza rendercene conto – fossimo i complici di un cyberbullo?

Tanti sono gli spunti di riflessione per i ragazzi alle prime armi con il mondo dei social: Teo Benedetti e Davide Morosinotto conoscono bene il mondo digitale e riescono a raccontarlo in maniera comprensibile e completa, prestando sempre attenzione a quello che avviene anche al di là dello schermo di un pc o di uno smartphone.

Cyberbulli al tappeto. Piccolo manuale per l’uso dei social

Autori: Teo Benedetti, Davide Morosinotto

Ed. Scienza 2016

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