La polizia di Stato, nell’ambito di un’indagine serrata diretta dalla Procura e durata per oltre due anni, ha sgominato una banda dedita principalmente alle truffe online che utilizzava un mix di tecniche informatiche all’avanguardia e minacce per rubare molti soldi alle vittime.

Il gruppo di cyber criminali riusciva ad hackerare gli smartphone con una doppia tecnica combinata e a reinvestire illegalmente il denaro rubato.

La tecnica utilizzata partiva dall’utilizzo di phishing: i criminali inviavano mail o sms falsi che riportavano avvisi allarmanti come “attenzione, il suo conto è sospeso” e all’interno dei quali era presente un link collegato a un sito appositamente creato. I truffati, spaventati, cliccavano all’istante seguendo le successive istruzioni. Così facendo, inconsapevolmente permettevano ai truffatori di installare sui propri smartphone l’applicazione di home banking con le loro credenziali.

Il passaggio successivo era l’utilizzo della tecnica “Sim swapping” attraverso la quale, con una serie di stratagemmi — tra cui la falsa denuncia di smarrimento della scheda Sim con il numero della vittima di turno — i criminali bloccavano l’operatività degli smartphone hackerati, riuscendo quindi ad ottenere il loro controllo e ad agire in tutta tranquillità prelevando  importanti somme di denaro dai conti correnti violati e utilizzandoli per effettuare ricariche sulle proprie carte di credito prepagate, acquistare telefonini di alta fascia nonché Gratta e Vinci (con i premi che venivano poi convertiti in Bitcoin) o dedicarsi al traffico di hashish e marijuana.

Le persone truffate sarebbero al momento una trentina in tutta Italia, con decine e decine di migliaia di euro rubate dalla gang di truffatori.

 

https://corrieredelveneto.corriere.it/padova/cronaca/22_maggio_04/padova-carte-clonate-truffe-online-presa-banda-cyber-malviventi-e881a27a-cbd7-11ec-9f73-d331ad26849a.shtml

Twitter
Visit Us
LinkedIn
Share
YOUTUBE