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Attacco ransomware al prestigioso studio legale Grubman Shire Meiselas & Sacks

Gli autori dell’attacco che ha sottratto 756 GB di dati allo studio legale newyorkese Grubman Shire Meiselas & Sacks avrebbero chiesto il pagamento di un riscatto da 21 milioni di dollari. Nel caso in cui la somma non dovesse essere versata, il gruppo di criminali minaccia di pubblicare tutti i documenti trafugati.

Possiamo confermare di essere vittime di un cyberattacco. Abbiamo avvisato i nostri clienti e il nostro staff. Abbiamo assunto esperti mondiali specializzati in questo ambito e stiamo lavorando senza sosta per risolvere il problema.

Ha dichiarato lo studio con un comunicato stampa.

Ad effettuare il colpo sarebbe stato il gruppo noto come REvil o Sodinokibi, lo stesso che a fine dicembre ha messo in ginocchio anche la piattaforma Travelex, costringendola poi a pagare un riscatto da oltre due milioni di dollari in bitcoin per rientrare in possesso dei propri dati.

L’attacco al prestigioso studio GSM&S è avvenuto mediante ransomware, rubando informazioni relative a numeri di telefono, indirizzi email, corrispondenza, contratti, documenti riservati e altro, appartenenti a numerose celebrità tra cui: Rod Stewart, Lil Nas X, Drake, Lady Gaga, Robert De Niro, Sir Elton John, Barbra Streisand, Barry Manilow, The Weeknd, U2, Andrew Lloyd Webber, Bruce Springsteen, Christina Aguilera, Priyanka Chopra, Sofia Vergara, Activision, Sony, LeBron James e Mike Tyson.

Oggi, dalla testata Page Six arrivano ulteriori dettagli: sembra che sul caso stia investigando anche l’FBI e che l’attacco sia avvenuto nei mesi scorsi, quando gran parte dell’attenzione era rivolta alle problematiche connesse alla crisi sanitaria. Alcune fonti parlano di operazioni simili che di recente hanno preso di mira anche il network televisivo HBO, la software house Zoom che fornisce l’omonimo servizio per le videoconferenze, e la piattaforma impiegata dai tribunali del Texas.

Jonathan Knudsen, stratega senior della sicurezza di Synopsys, ha commentato: “Le informazioni personali sono preziose di per sé, ma le informazioni personali sulle celebrità sono ancora più preziose. Gli aggressori in questo caso, purtroppo, hanno perpetrato un crimine di forte impatto”. Knudsen ha inoltre affermato che “Anche se riacquisti l’accesso alle tue informazioni, il tuo aggressore potrebbe comunque avere una copia delle informazioni ed essere in grado di rivenderle ad altre parti interessate”.

https://www.infosecurity-magazine.com/news/law-firm-to-the-stars-confirms/

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