Sogin, la società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ha subito un attacco hacker al suo sistema informatico.

A renderlo noto è la stessa società attraverso un comunicato pubblicato il 13 dicembre 2021.

Al momento non ci sono informazioni sulla portata dell’attacco. L’azienda ha assicurato che è garantita la sicurezza degli impianti dove sono custodite le scorie nucleari e la loro operatività: “Sogin rappresenta che la sicurezza sia nucleare che convenzionale degli impianti e la loro operatività è sempre stata garantita”.

Secondo le fonti,  sul noto forum underground RaidForum è apparso il primo annuncio di questo data breach “inaugurato” da zerox296, che rivendica il possesso di 800 GB di dati della società italiana in vendita a 250.000 dollari in XMR (criptovaluta Monero). L’attore malevole è lo stesso che a luglio si è occupato della grossa azienda saudita Aramco anch’essa operante nel settore industriale dell’energia (per la gestione del petrolio).

Sogin, una volta scoperto l’attacco, ha immediatamente informato le Autorità competenti con le quali sono state messe in atto le procedure per porre rimedio all’accaduto e verificare l’eventuale violazione di profili collegati alla privacy e alla sicurezza dei dati.

 

https://www.sogin.it/SiteAssets/uploads/2021/notizie/Nota_stampa_SOGIN_13_dicembre_2021.pdf

https://www.insicurezzadigitale.com/sogin-ha-perso-dei-dati-forse-800-gb/

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