Il Parlamento Europeo ha compiuto un passo significativo verso l’entrata in vigore della prima legislazione al mondo sull’Intelligenza Artificiale (IA), con l’approvazione schiacciante del regolamento da parte delle commissioni Mercato interno (IMCO) e Libertà civili (LIBE) il 13 febbraio. Questo accordo di compromesso, negoziato dagli Stati membri dell’Unione Europea, segna un punto di svolta nel bilanciamento dei rischi e delle innovazioni legate all’IA, anticipando il voto finale in sessione plenaria previsto per aprile.

Il co-relatore del Parlamento Europeo sull’Atto UE sull’Intelligenza Artificiale, Brando Benifei, ha sottolineato l’importanza di procedere ora con l’applicazione di questa normativa senza precedenti. Questo momento culmina mesi di negoziati intensi, che hanno portato a un accordo politico provvisorio lo scorso dicembre e a una nuova bozza di testo a gennaio.

Dopo il difficile via libera nel Consiglio dell’UE il 2 febbraio, segnato da 71 voti a favore, 8 contrari e 7 astenuti in commissione, l’Atto UE sull’IA sembra ora avviarsi verso un’approvazione senza intoppi durante la prossima sessione plenaria dell’Eurocamera, prevista per il 10 e l’11 aprile a Bruxelles.

L’approvazione nelle commissioni congiunte IMCO e LIBE rappresenta un passaggio cruciale verso l’adozione finale del regolamento in sessione plenaria. Con una vasta maggioranza a sostegno dell’accordo, si prevede che l’ultimo voto sarà una formalità, posizionando l’Unione Europea come leader nella regolamentazione dell’IA a livello globale.

Il regolamento, una volta pienamente applicabile, introdurrà salvaguardie per l’uso generale dell’IA, restrizioni sull’impiego di sistemi biometrici da parte delle forze dell’ordine e divieti su pratiche invasive come il punteggio sociale (social scoring) e sull’IA utilizzata per manipolare o sfruttare le vulnerabilità degli utenti. Inoltre, stabilirà regole chiare per l’uso dell’IA in settori ad alto rischio come l’istruzione e la sanità, ponendo l’accento sulla qualità dei dati, sui test e sulla valutazione del rischio, oltre a promuovere la trasparenza per strumenti come deepfake e chatbot AI.

La maggior parte delle app di IA sarà considerata a basso rischio e quindi non soggetta alla legge. Tuttavia, il regolamento prevede sandbox normativi nazionali per lo sviluppo e il test di app rischiose in un ambiente controllato.

Il Parlamento Europeo ha posto tra le sue priorità la sicurezza, la trasparenza e la non discriminazione nell’uso dell’IA, garantendo che questi sistemi siano supervisionati da esseri umani per evitare potenziali danni. Inoltre, si mira a stabilire una definizione uniforme e neutra tecnologicamente per l’IA, garantendo una base normativa solida per lo sviluppo futuro di tali tecnologie.

Con il Regolamento sull’IA, l’Unione Europea si prepara a creare un Mercato unico digitale forte e resiliente, proteggendo i diritti dei cittadini e promuovendo un approccio etico e responsabile all’innovazione tecnologica.

Una volta entrato in vigore, il Regolamento sull’IA sarà pienamente applicabile entro 24 mesi, con alcune disposizioni come i divieti delle pratiche proibite che entreranno in vigore dopo 6 mesi, e le norme generali sull’IA dopo 12 mesi. Considerando l’importanza dell’IA nelle elezioni europee di giugno 2024, è stato lanciato il Patto UE sull’intelligenza artificiale a metà novembre, mentre dal 24 gennaio la Commissione ha creato un Ufficio dedicato all’IA.

“Siamo i primi al mondo ad adottare una normativa così completa sull’intelligenza artificiale, che spiana la strada a un modello incentrato sull’essere umano, ora dobbiamo procedere con l’applicazione per proteggere i cittadini e costruire un Mercato unico digitale forte e resiliente”, ha messo in chiaro il co-relatore per il Parlamento Ue sull’Atto Ue sull’intelligenza artificiale, Brando Benifei (Pd), in occasione del voto in commissioni congiunte Imco e Libe (per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni). “Oggi è una giornata importante, l’abbiamo detto quando abbiamo approvato le nostre posizioni in commissione e, con negoziati lunghi e difficili, abbiamo lavorato per un risultato migliore possibile”, ha ricordato il capo-delegazione del Partito Democratico all’Eurocamera la maratona di 36 ore tra il 6 e l’8 dicembre 2023 per finalizzare l’intesa.

Anche il co-relatore Dragoș Tudorache (Renew Europe) ha menzionato le “lunghissime ore” di trattative tra i negoziatori delle due istituzioni Ue, commentando ironicamente che “non meritavamo di soffrire così tanto”.

 

https://www.eunews.it/2024/02/13/intelligenza-artificiale-commissioni-ue/

https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?reference=2021/0106(COD)&l=en

Twitter
Visit Us
LinkedIn
Share
YOUTUBE