Da pochi giorni, il 12 novembre 2025, è entrato in vigore in Italia l’obbligo di verifica dell’età per i siti web e le piattaforme che diffondono contenuti a carattere pornografico, in attuazione dell’articolo 13-bis del Decreto Caivano. L’obiettivo è impedire l’accesso ai minori di 18 anni e tutelarne la dignità, la salute fisica e mentale, considerato che la fruizione di contenuti pornografici può avere effetti lesivi sul loro sviluppo.

La misura è stata definita dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con la delibera n. 96/25/CONS dell’8 aprile 2025, che stabilisce le modalità tecniche per la verifica dell’età degli utenti.

Il sistema di verifica dell’età

Il nuovo sistema prevede l’intervento di soggetti terzi certificati, incaricati di fornire la prova della maggiore età dell’utente attraverso un processo in due fasi: identificazione e autenticazione.

La verifica può essere effettuata anche tramite app dedicate, come quelle collegate ai portafogli di identità digitale, che consentono di generare una prova dell’età direttamente dal proprio dispositivo.

Il meccanismo si basa sul principio del “doppio anonimato” che assicura un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti: il fornitore non conosce il servizio per cui viene richiesta la verifica e il sito riceve solo la conferma della maggiore età, senza dati identificativi dell’utente.

Tempi e obblighi

Dal 12 novembre i siti e le piattaforme che diffondono in Italia contenuti pornografici, anche se con sede all’estero, devono adeguarsi al nuovo sistema.

I gestori di siti con contenuti per adulti stabiliti in Italia hanno avuto sei mesi di tempo per adeguarsi, mentre quelli con sede all’estero dispongono di tre mesi dalla pubblicazione della lista dei soggetti obbligati, diffusa da AGCOM il 31 ottobre 2025 e aggiornata periodicamente.

L’inserimento nella lista avviene in base a criteri come l’utilizzo della lingua italiana, la presenza di utenti italiani, i ricavi generati in Italia o la promozione del servizio verso il pubblico italiano.

 Controlli e sanzioni

AGCOM ha il compito di vigilare sulla corretta applicazione delle nuove regole in materia di verifica dell’età. In caso di mancato rispetto degli obblighi da parte dei gestori di siti o piattaforme, l’Autorità può intervenire diffidandoli ad adeguarsi entro venti giorni. Se la diffida non viene rispettata, AGCOM ha il potere di disporre il blocco del sito o del servizio fino al ripristino della conformità. Oltre a tali misure, l’Autorità può inoltre applicare sanzioni economiche fino a 250.000 euro, come previsto dall’articolo 1, comma 31, del decreto legislativo 249 del 1997.

I cittadini e le associazioni possono segnalare violazioni direttamente ad AGCOM tramite PEC o i sistemi digitali dedicati.

Un passo per la tutela dei minori

Secondo AGCOM, il nuovo sistema assicura un livello di sicurezza elevato, rispettando i principi di protezione dei dati personali e minimizzazione delle informazioni trattate. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche europee per la protezione dei minori online, e rappresenta un importante passo avanti nella costruzione di un ambiente digitale più sicuro e responsabile.

https://www.agcom.it/competenze/consumatori/interventi-regolamentari-tutela-degli-utenti-finali-attuazione-del-nuovo/tutela-minori-age-verification

https://www.agcom.it/comunicazione/comunicati-stampa/comunicato-stampa-61

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