L’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel Pacifico e il seguente tsunami, hanno danneggiato un cavo sottomarino che garantisce le linee telefoniche internazionali e l’unica connessione di rete all’arcipelago di Tonga.

Le connessioni internet sono interrotte da giorni. La televisione neozelandese ha affermato che una prima valutazione del cavo ha mostrato due interruzioni, una delle quali si trovava vicino al punto del vulcano esploso.

Sebbene i cavi in fibra ottica siano protetti da più strati di materiali come acciaio, alluminio e polietilene, negli anni ci sono stati casi di danni accidentali causati da ancore di barche, attività di pesca su larga scala e persino morsi di squali. Ma i cavi sono anche vulnerabili ai disastri naturali, in particolare ai terremoti, come ci ricorda quest’ultimo evento.

Nel 2006, per esempio, un terremoto di magnitudo 7.0 colpì la costa sud-occidentale di Taiwan. L’evento sismico e le sue scosse di assestamento causarono il taglio di otto cavi sottomarini, e ciò colpì gravemente i servizi Internet in diversi paesi asiatici e le transazioni finanziarie, in particolare nel mercato dei cambi.

L’importanza dei cavi sottomarini per le comunicazioni globali
Molte persone credono che le comunicazioni globali siano effettuate attraverso i satelliti. Tuttavia, circa il 98% dei dati dell’intero pianeta viene trasportato tramite cavi sottomarini. Questi cavi trasmettono grandi quantità di dati ed hanno una capacità maggiore rispetto ai satelliti. Utilizzando la tecnologia in fibra ottica, trasportano i dati a velocità estremamente elevate ad altri cavi. Possono gestire milioni di telefonate internazionali simultanee senza compromettere la velocità e la sicurezza. Sono di gran lunga il mezzo di trasmissione più veloce, con un ritardo di soli millisecondi.

Il lato economico
I cavi sottomarini trasportano traffico dati privato, traffico telefonico e dati di rete mobile, collegando di fatto i continenti. Possono gestire applicazioni e dati che richiedono molta larghezza di banda e connessioni in tempo reale, come video e servizi basati su cloud. Anche le transazioni finanziarie istantanee, i servizi sanitari e di istruzione a distanza e una miriade di altre applicazioni si basano su cavi sottomarini.

I cavi sottomarini trasportano, quindi, la maggior parte del traffico Internet mondiale. Garantiscono l’accesso a Facebook, Instagram e a dati di altri social media. Anche i video di YouTube, i documenti e le e-mail di Office365 e i risultati dei motori di ricerca vengono trasmessi tramite questi cavi, indipendentemente dal dispositivo da cui sono stati inviati i dati.

Un’infrastruttura critica
A causa del loro ruolo cruciale nelle comunicazioni internazionali, i cavi sottomarini sono designati dai governi come infrastrutture critiche. Le infrastrutture critiche sono risorse fisiche e virtuali essenziali per il funzionamento di un’economia. Quando le infrastrutture critiche vengono danneggiate, possono compromettere la sicurezza pubblica, la salute pubblica e persino la sicurezza nazionale.

Poiché i cavi elettrici marini si trovano sul fondo del mare, sono soggetti a condizioni difficili: temperature estreme e forti correnti possono causare guasti ai cavi ed interrompere la trasmissione dei dati.

Ma queste infrastrutture non sono solo essenziali per le comunicazioni. Possono anche acquisire un’importanza politica strategica.

Nel Regno Unito, ad esempio, il ministro della Difesa Ben Wallace ha annunciato lo scorso anno che la Royal Navy britannica avrebbe costruito una nuova nave di sorveglianza per proteggere i cavi Internet sottomarini del paese. La sorveglianza include droni subacquei autonomi e comandati a distanza per cercare interferenze straniere.

L’eruzione del vulcano nell’arcipelago di Tonga

La riparazione dei cavi sottomarini danneggiati è un’operazione costosa e può richiedere settimane. Samiuela Fonua, presidente di Tonga Cable – proprietaria del cavo insieme al governo locale e a un’altra società privata – ha comunicato che fino a quando non finirà l’attività vulcanica di Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai l’equipaggio addetto alla riparazione non sarà autorizzato a iniziare i lavori.

Sono necessarie navi speciali per sollevare il cavo dal fondo dell’oceano ed eseguire riparazioni in superficie, rimuovendo la sezione danneggiata e ricollegando il resto. “Potrebbero essere necessarie fino a due settimane per riparare il cavo. La nave posacavi più vicina si trova a Port Moresby”, ha detto Veverska, riferendosi alla capitale della Papua Nuova Guinea, a più di 4.000 km da Tonga.

Secondo i media locali, la nave impiegherà alcuni giorni per essere preparata, dopodiché il suo equipaggio dovrà recarsi a Samoa per raccogliere altro equipaggiamento.

 

https://www.submarinecablemap.com/

https://www.wired.it/article/tonga-vulcano-internet/

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