Venti studenti del dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF) dell’Università degli Studi di Udine hanno avuto l’opportunità, mercoledì 28 e giovedì 29 aprile, di sperimentare un addestramento professionale nell’ambito della sicurezza informatica. Grazie a Cyberbit, hanno potuto utilizzare la Cyber security platform, software in grado di simulare in maniera estremamente accurata quello che accade quando una rete informatica è sotto attacco, e che permette agli utilizzatori di mettere in pratica le procedure di difesa della rete. La piattaforma è utilizzata, ad esempio, anche per l’addestramento delle forze dell’ordine di numerosi Paesi.

La prova ha coinvolto nelle due mattinate due diversi team di 10 studenti ciascuno. Un istruttore qualificato ha illustrato loro il funzionamento della piattaforma e li ha guidati nell’utilizzo. Gli studenti hanno poi avuto tre ore di tempo per affrontare degli scenari operativi cosiddetti “blue”, ovvero di tipo difensivo. Dovendo affrontare una minaccia comune, gli studenti hanno collaborato e lavorato assieme proprio come avrebbe fatto il team di sicurezza di una grande azienda che si fosse trovata sotto attacco informatico.
«Il valore didattico di una simile esperienza è inestimabile – sottolinea Claudio Piciarelli, docente di informatica del DMIF e coordinatore scientifico dell’iniziativa -, perché quello della cybersecurity è un ambito operativo in cui bisogna “sporcarsi le mani” per capire davvero come operare in contesti reali».
L’argomento della cybersecurity è centrale negli insegnamenti di area informatica del DMIF e del Master in Intelligence e ICT. «I nostri studenti – sottolinea Gian Luca Foresti, direttore del DMIF – sono anche coinvolti, a partire dallo scorso anno, nella CyberChallenge.IT, un programma nazionale di addestramento di “hacker etici”, futuri esperti di sicurezza informatica. Proprio tra i partecipanti alla CyberChallenge abbiamo selezionato i 20 studenti che in questi due giorni hanno potuto provare la piattaforma di Cyberbit».

Nonostante la prova della piattaforma di Cyberbit si possa tenere completamente online (la piattaforma è accessibile via web, l’istruttore incontra gli studenti su Teams), l’evento si è svolto parzialmente in presenza. Gli studenti che lo desideravano, hanno potuto infatti incontrarsi di persona e partecipare dal laboratorio A0-29 del polo Scientifico di via delle Scienze, nel pieno rispetto delle norme anti Covid. «Un piccolo contributo – conclude Gian Luca Foresti – ad un graduale ritorno alla normalità».

 

 

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