La società norvegese Norsk Hydro, colosso mondiale dell’alluminio, ha subito un grave attacco informatico che ha causato l’interruzione della produzione in diversi impianti e a farne funzionare altri in modalità manuale. Gli hacker sono riusciti a violare i sistemi di sicurezza, (presumibilmente negli Stati Uniti), per poi infettare quasi tutta la rete di computer del gruppo, tramite un nuovo ransomware chiamato LockerGoga.

Il cartello affisso all’ingresso della sede della società

Alla luce dell’attacco, il costo dell’alluminio è salito dell’ 1,2% alla London Metal Exchange registrando un picco del prezzo massimo di circa 2000 dollari a tonnellata. Oltre alla rete aziendale di PC Windows, in shutdown anche il sito web dell’azienda, che comunica al momento tramite la pagina Facebook. Attive al contrario le installazioni energetiche (con una rete completamente indipendente) e quelle relative al trattamento della bauxite e gli stabilimenti di fusione del minerale. 

Durante la conferenza Stampa tecnica trasmessa in diretta web TV dalla sua sede centrale a Drammensveien 260, Oslo, la società ha dichiarato che l’azienda non intende pagare il riscatto. Il team IT interno coadiuvati da consulenti esterni dell’NNSA (Norvegian National Security Authority), ha comunicato di aver bloccato e rimosso il malware che ha creato il problema.“Questo è un classico attacco ransomware… La situazione è piuttosto grave.”ha dichiarato Eivind Kallevik, Chief Financial Officer aggiungendo che “Il piano è di eseguire il restore dei dati partendo dai backup”, :  I tempi per il restore tuttavia sono ad oggi ancora incerti.
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