Sono state numerose le segnalazioni di attacchi hacker ai distributori automatici dei tabacchi avvenuti nella notte di sabato scorso in varie città d’Italia. Chi ha provato ad acquistare un pacchetto di sigarette ai distributori automatici sabotati si è trovato difronte due sorprese. La prima è stato un messaggio nel monitor con la scritta: “Fuori Alfredo dal 41 bis”. La seconda, tutti i prezzi delle sigarette improvvisamente si sono abbassati a dieci centesimi.

L’attacco si ritiene che possa essere probabilmente opera di anarchici per lanciare un messaggio solidale a favore di Alfredo Cospito, che da ottobre sta portando avanti uno sciopero della fame contro il 41 bis, il regime di carcere duro a cui è sottoposto.

A causa dell’attacco hacker i disagi non sono mancati e i gestori sono stati costretti a disattivare i distributori automatici. “In soli 20 minuti ho perso 60 euro – lamenta con l’ANSA la titolare di un distributore alla Balduina, quartiere a Roma Nord il cui impianto, come tutti gli altri, è rimasto fuori uso anche nella giornata di oggi – vorrei far capire a queste persone che con i loro atti non danneggiano lo Stato ma semplici cittadini, commercianti come me che vivono del proprio lavoro. Quando siamo stati avvertiti dell’attacco, alle 22,30 di ieri, già 60 euro erano andate in fumo”.

Sui social si legge l’appello di uno dei gestori colpiti a Termini Imerese, che invita i clienti che hanno approfittato dell’attacco a restituire i prodotti. “Spettabile clientela a causa di un attacco hacker sui nostri sistemi – scrive il commerciante – vi informo che i nostri distributori saranno spenti. Tutti coloro che hanno acquistato prodotti e sigarette a 10 centesimi sono pregati di riportare la merce in tabaccheria. Informo che i maggiorenni e i minorenni ripresi dalle telecamere verranno denunciati alle forze dell’ordine”.

La polizia postale sta indagando con la società Laser Video per far luce sull’episodio. Secondo quanto spiega si tratta di tentativi di attacco Dos, con il quale si cerca di impedire agli utenti di accedere alla rete o alle risorse di un computer. Nei giorni scorsi, il 22 marzo, c’era già stata una ondata di attacchi informatici portati avanti dagli hacker filorussi contro istituzioni italiane, tra cui, l’Atac.  Il sito del Commissariato online della Polizia Postale era stato oggetto di un tentativo di cyber sabotaggio assieme ai siti dei ministeri dei Trasporti e di Economia e finanze. L’attacco informatico è però fallito.

https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2023/03/27/news/distributori_sigarette_padova_hacker_cospito-12722598/

https://www.lastampa.it/cronaca/2023/03/26/news/attacco_hacker_ai_distributori_di_sigarette_pacchetti

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