Il gruppo LunaLock, attraverso un messaggio pubblicato sul proprio Data Leak Site, ha rivendicato un attacco contro una piattaforma che mette in contatto artisti freelance con i loro clienti. Dopo aver sottratto e cifrato i dati, gli attaccanti hanno introdotto una minaccia inedita: se il riscatto di 50.000 dollari non verrà pagato, oltre a rendere pubbliche le informazioni rubate, le opere d’arte digitali trafugate verranno consegnate a società che sviluppano sistemi di intelligenza artificiale per l’addestramento dei modelli.

Questa mossa segna un’evoluzione nelle strategie della criminalità informatica, che dimostra ancora una volta la capacità di adattarsi alle nuove tecnologie per aumentare il livello di ricatto.

Per i creativi digitali, il rischio non riguarda più soltanto la perdita o la diffusione di dati sensibili: le loro opere stesse possono trasformarsi in strumenti di pressione e venire riutilizzate in un contesto tecnologico in forte crescita come quello dell’IA, con conseguenze difficilmente controllabili.

Il caso LunaLock mette in luce la necessità di rafforzare la sicurezza informatica anche nel settore creativo, dove la protezione delle opere digitali deve essere considerata parte integrante della tutela del proprio lavoro, al pari della difesa di sistemi e infrastrutture aziendali.

https://cert-agid.gov.it/news/la-criminalita-digitale-si-evolve-gruppo-ransomware-minaccia-di-usare-i-dati-rubati-per-addestrare-ia/

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